mercoledì 10 marzo 2010

L’esperienza consumata quale Assessore del Comune di Taranto mi ha lasciato un senso di impotenza di fronte a quello che non esito a definire “il vuoto della ragione” e pochi, selezionati ricordi tra i quali quello di aver trovato nelle strutture comunali presso le quali ho avuto l’avventura di lavorare un personale operoso, collaborativo, diligente, ansioso di uscire dalle secche del dissesto anche a costo di non trascurabili sacrifici di tempo e denaro.
Apprendo oggi con rammarico che a quello stesso personale viene riservato un trattamento quasi punitivo tanto da sfociare in un conflitto aperto con i vertici politici e gestionali del Comune che, a quel che è dato leggere dagli organi di stampa locale, hanno agito ed agiscono nei confronti di quella che so essere una autentica risorsa per l’Ente, con metodi antidemocratici, in spregio alle più elementari norme di relazione, ma, quel che è peggio, di etica personale.
Non entro e non potrei entrare nel merito di questo conflitto che , a mio parere, è assolutamente coerente con quel “vuoto della ragione” dimostrato dagli attuali notabili politici e da me già ampiamente denunciato.
Confidando tuttavia in un provvido risveglio delle menti, avverto il bisogno di esprimere ai dipendenti del comune di Taranto tutta, ma proprio tutta, la mia ragionata solidarietà!

Rossella Fischetti

Nessun commento:

Posta un commento