venerdì 5 febbraio 2010

INTERNALIZZAZIONE RISCOSSIONE ORDINARIA TARSU

Apprendo dalla stampa che l’ass. Capriulo ha in animo di ripristinare attraverso la internalizzazione del servizio della riscossione ordinaria della TARSU i cosiddetti avvisi bonari con la previsione altresì di rate bimestrali e non più mensili.
Qualora tale decisione dovesse concretizzarsi, il Comune di Taranto registrerebbe un clamoroso passo indietro incorrendo nella violazione delle prescrizioni impartite in data 25 maggio 2007 dal Ministero dell’Interno che ha imposto al nostro Ente la riscossione della TARSU, sia in unica soluzione che ratealmente, nello stesso esercizio in cui si sostiene la spesa per il relativo servizio.
Come si ricorderà, infatti, proprio in ottemperanza alle suddette prescrizioni, la scrivente nell’anno 2008 procedette alla modifica della convenzione con la Soget sostituendo all’avviso bonario il cosiddetto avviso di pagamento laddove il primo rimaneva lettera morta con la conseguenza che il Comune riscuoteva la TARSU con un anno di ritardo.
Il ripristino dell’avviso bonario annunciato dall’Ass. Capriulo oltre a violare le suddette prescrizioni ministeriali esporrebbe l’AMIU, privato delle necessarie risorse finanziarie per garantire l’espletamento del servizio di smaltimento dei rifiuti, alla necessità di ricorrere alle anticipazioni di tesoreria gravando il proprio bilancio, già in sofferenza, di onerosi interessi passivi con evidenti ripercussioni sul Comune di Taranto, unico socio.
L’avviso bonario avrebbe comunque un costo di €1,10 a rata (e quindi per quattro rate € 4,40) cui andrebbero aggiunte le ulteriori spese per reiterare la notifica in caso di errato recapito al contribuente, circostanza questa facilmente verificabile per il mancato aggiornamento dell’archivio anagrafico dell’Ente, con un risultato molto vicino se non superiore all’attuale costo di notifica di 5,88!
Mi chiedo come l’attuale ufficio TARSU, tra l’altro sprovvisto della necessaria formazione, potrebbe essere in grado di internalizzare il suddetto servizio laddove lo stesso ufficio, per la cronica carenza di organico, riesce a fatica a garantire la tempestività degli ordinari adempimenti d’istituto.
Né potrebbe il Comune rimpinguare l’organico di quell’ Ufficio procedendo all’assunzione di nuovo personale ostandovi lo stato di dissesto dell’Ente e la mancanza di specifiche autorizzazioni ministeriali.
Ma quand’anche si disponesse di personale in esubero perché destinarlo alla riscossione ordinaria della TARSU (che comporterebbe l’irrisorio risparmio dell’aggio dell’1% sul riscosso) e non piuttosto all’accertamento della TARSU ( che comporterebbe il ben più significativo risparmio dell’ aggio del 40% sull’accertato) e non piuttosto al servizio delle multe stradali che con una scellerata operazione in itinere sta per essere esternalizzato con la conseguenza di gravare il bilancio del nostro già disastrato Comune di un ulteriore costo di un milione di euro, costo che non potrà assolutamente essere addebitato al cittadino trasgressore?

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